Intervista a Gaetano Crisci, Area Manager e Direttore Generale per società di Ingegneria e Management

Egregio Ing. Crisci la ringraziamo per l’opportunità di questa intervista realizzata per gli associati IATT:

Ci racconti l’inizio della sua esperienza lavorativa nel Kazakhstan.
Ho conosciuto il Kazakhstan fortuitamente dopo per aver ritrovato sulla mia strada un vecchio amico che aveva avuto successo nel Paese e stava cercando un Manager per le sue aziende.
Il mio profilo professionale è di estrazione tecnica, operativo e gestionale, avendo condiviso per 25 anni la proprietà dell’azienda di famiglia nel settore delle costruzioni pubbliche e poi nel mondo dell’Oil&Gas, principalmente delle opere della SNAM, per la realizzazione dei grandi metanodotti.
Mi sono poi reso conto che quella realtà aziendale non corrispondeva alle mie attese e cosi, dopo diversi anni all’estero, sono approdato in Kazakhstan a fine Luglio 2013 e iniziando a comprendere e conoscere la cultura e le opportunità di Business.
Il Kazakhstan è tra i primi paesi al mondo per risorse energetiche, Oil & Gas, e nel paese sono presenti tutte le più grandi compagnie del settore, tra cui ENI. Quindi ho deciso di rimanere nel Paese e cercare aziende che potessero essere interessate al mio ruolo e profilo.
A partire da Ottobre dello stesso anno ho concluso un agreement con una società di Ingegneria Italiana che mi ha affidato il compito di rilanciare lo sviluppo nell’area.
Ho ricoperto così il ruolo di Area manager per EuroAsia, Direttore Generale del Kazakhstan e Branch Manager/General Director per il Turkmenistan.
Ho avuto grandi soddisfazioni portando alla ribalta l’azienda che ho guidato tra le prime realtà della categoria nel Paese e raggiunto obbiettivi importanti in termini di fatturato e risultati.
Alla fine del 2017, al termine del mio mandato, sono stato chiamato da una nuova azienda italiana, la DG Impianti Spa, per le stesse ragioni.
Così ho deciso di accettare la nuova sfida e allo stesso modo, con lo stesso entusiasmo e molta più esperienza, oggi ricopro il ruolo di E.V.P. Area Manager per le regioni del Caspio (Euroasia) e Direttore Generale della società locale.


Quali sono stati i motivi della sua scelta di andare in Kazakhstan?
Il Kazakhstan ha rappresentato negli ultimi 20 anni il Paese delle grandi opportunità per le sue ricchezze derivate dai giacimenti petroliferi, sicuramente tra i paesi più aperti della ex URSS, con un buon rapporto con il governo italiano, una discreta sicurezza, tassazione accettabile e senza particolari vincoli per il rientro dei capitali verso la casa madre.
Oggi a distanza di 20 anni molte cose sono cambiate, ma di certo nel panorama mondiale rappresenta ancora uno dei paesi con maggiore interesse ed opportunità di business


Di cosa si occupa principalmente in Kazakhstan ?
Da 7 anni vivo stabilmente in Kazakhstan e osservo con attenzione tutta l’area. Prevalentemente ho sviluppato interessi e gestito progetti legati ai servizi di Ingegneria e Management a supporto delle compagnie petrolifere.
Tuttavia il mio spirito e la vocazione imprenditoriale ed operativa mi hanno spinto a guardare oltre, sviluppando partnership con società locali per guardare anche a progetti di costruzione, nuove tecnologie, Energie rinnovabili, Green Tecnology/Energy, Progetti formativi e collaborazioni con il mondo Universitario.
Grazie alle mie collaborazioni con le università locali, sono l’unico espatriato ad aver ricevuto una laurea “Honoris Causa”, divenuto direttore indipendente del Board of Directors e a Febbraio 2018, con l’azienda che dirigo, ho firmato una JV con una università locale per avviare progetti formativi e start up.


Pregi e difetti del Kazakhstan secondo il suo punto di vista?
Il pregio principale è di certo la ricchezza di giacimenti, la voglia di espansione e di rinnovamento, il desiderio di investire per ammodernare il paese ed emulare paesi occidentali, avendo anche un occhio verso UAE con cui hanno un forte rapporto.
Il Kazakhstan è il nono paese al mondo per estensione territoriale e conta poco piu di 16Milioni di abitanti, una grande opportunità per quanti volessero portare il knowledge italiano nel paese.
I difetti sono rappresentati da un alto livello di burocraticità in alcuni settori e da un livello di civilizzazione ancora basso nelle aree più periferiche del paese.
Il clima è decisamente uno degli aspetti meno accoglienti per quanti non fossero abituati a certe caratteristiche; infatti nella parte nord ed est del paese le temperature raggiungono livelli siberiani (punte fino a -50) con una escursione termica tra inverno ed estate di oltre 90°.
Anche le comunicazioni sono difficili, la rete viaria e ferroviaria è ben lontana dagli standard occidentali, ma sebbene questo non sia oggi un dato positivo, il raggiungimento di tali standard rappresenta un obiettivo futuro in grado di generare nuove opportunità di business.


Secondo Lei ci sono ancora spazi lavorativi per Italiani in Kazakstan e se si quali ?
Credo fortemente nelle opportunità di business nel paese che possono essere sviluppate in differenti direzioni e settori; gli italiani sono ben voluti e il made in Italy fortemente apprezzato in ogni prodotto e servizio.
In questo periodo trascorso in Kazakhstan ho stabilito ottime relazioni, non solo nell’ambito lavorativo, ma anche con figure di alto livello istituzionale e sono convinto che rimanere nell’area possa costituire una interessante opportunità ed una scelta in grado di portare risultati importanti nel medio e lungo termine.
Si stanno sviluppando nuovi centri urbani che necessitano di ogni opera e servizio, mentre le aree “metropolitane” di vecchio standard stanno guardando con vivace interesse all’ammodernamento di tutti i sistemi.


In base alla sua esperienza quali mercati sono da espandere in Kazakhstan ?
L’agroalimentare, il terziario, real estate, food, costruzioni e servizi, innovazione e tecnologia saranno decisamente vincenti.


Che previsioni avete sul futuro , che impatto ha avuto l’ultimo Expo del 2017?
Il Paese vuole senz’altro crescere e sfruttare al meglio le energie tradizionali e avviare conversione verso le Green Energy, per questo sta investendo molto attirando l’interesse di gruppi internazionali sul Project Financing.


Perché dovrebbe essere interessante andare in Kazakhstan per i membri dello IATT?
Le moderne tecniche di trenchless non sono molto conosciute ed utilizzate nel paese per via della morfologia piatta del territorio e per le limitate interferenze naturali e/o artificiali.
Ci sono diverse aree di espansione dove stanno costruendo intere nuove città dove certamente le aziende specializzate potrebbero trovare vasti interessi.
Ancora più nei progetti di modernizzazione dei vecchi centri urbani così come la riconversione dei sistemi e dei servizi, di certo favorisce l’impiego di tali tecniche senza impattare in modo distruttivo nelle infrastrutture esistenti. In questi casi proporre lavori utilizzando le tecniche di Microtunnelling e/o TOC o similari avranno un grande successo.
Non mi risultano esserci particolari aziende con tali competenze ed attrezzature e sono certo che condividere tali tecniche e macchinari con società del luogo sicuramente troverebbe successo.


Se un’azienda del settore trenchless volesse affacciarsi a questo mercato, considerate le aree di attività di sviluppo che ha indicato, cosa dovrebbe fare?
Conosco molto bene i lavori nel settore Trenchless, come conosco diverse aziende associate allo IATT ; con le aziende per cui ho lavorato in Italia siamo stati tra i primi ad utilizzare tali tecniche (TOC, Microtunnel, Direct Pipe, etc.) nei lavori di costruzione di metanodotti per attraversamenti di servizi vari (Fiumi, Aree archeologiche, aree a rischio ambientale e/o rischio geologico). Credo che un elemento di interesse potrebbe anche essere la predisposizione di un MoU con aziende locali ed una rappresentanza in loco per proporre tali tecniche nei vari progetti.

Indubbiamente rivolgersi a degli esperti. Le opportunità per le imprese operanti in opere infrastrutturali, come dicevo, sono molte, la burocrazia è solitamente snella, i lavoratori sono sufficientemente preparati, le imprese locali efficienti. Lo scorso anno ho avuto il piacere di conoscere il Dr Goffredo Hinna Danesi, Presidente della EXTERO, società tra dottori commercialisti consulenti esperti in nell’internazionalizzazione delle imprese, con la quale è iniziata una proficua collaborazione, per divulgare la conoscenza e opportunità che offre questa splendida Nazione.