Approfondimenti

Gli interventi di SACE S.p.A. per l’emergenza Covid-19

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Come sappiamo l’emergenza sanitaria seguita alla violenta diffusione del Covid-19 nel nostro Paese, ha imposto al Governo da un lato di adottare delle misure restrittive che hanno causato dei disagi al tessuto economico e sociale. Dall’altro il dovere di emanare dei provvedimenti tesi a mitigare gli effetti negativi di tipo economico e finanziario, che le misure di lockdown implicavano. Tra questi vi sono gli interventi di SACE per facilitare l’accesso al credito, sostenere l’economia Italiana e favorire le attività internazionali delle imprese Italiane. 

Articolo: 

Il Governo italiano, sin da subito con il Decreto cd. “Cura Italia”, per limitare gli effetti negativi indotti dalle misure di blocco delle attività produttive, rese necessarie per fronteggiare il diffondersi dell’epidemia, ha messo in campo tutta una serie di iniziative volte a supportare le imprese in questo periodo. 

Attraverso il suo braccio armato: la Cassa Depositi e Prestiti (d’ora in avanti CDP) e le società da questa controllate, sono state adottate delle misure volte a facilitare l’acceso al credito e fornire strumenti che garantissero un sostegno alla liquidità delle imprese. 

la SACE S.p.A., società nata con l’obiettivo agevolare le esportazioni del sistema Italia attraverso una serie di servizi assicurativi e non solo, fa parte del Gruppo CDP, alla quale in questo momento di emergenza sono stati affidati dei compiti per supportare il tessuto economico italiano.  

Tra gli innumerevoli prodotti finanziari ed assicurativi che SACE S.p.A. dispone a catalogo, si segnalano i seguenti: 

  1. Garanzie finanziarie di breve termine: si tratta di un prodotto dedicato a tutte le società di capitali MID Corporate e PMI operanti, già dal 2019, sui mercati internazionali e che siano in equilibrio finanziario. Con questo strumento SACE rilascerà una garanzia fino al 50% al sistema bancario per agevolare l’erogazione di nuovi mutui di breve termine (durata fino a 18 mesi meno 1 giorno) finalizzati al finanziamento del circolante. 
  2. Credito fornitore e Polizza Lavori: altro prodotto dedicato alle PMI italiane, concentrata su tre aree del globo e cioè America Latina, Africa e Middle East. La misura riguarda tutte le operazioni di Credito Fornitore e Polizza Lavori relative ai programmi assicurativi SACE per un importo di rischio assumibile per operazione fino a 5 milioni di euro o equivalente in altra divisa. Grazie alla copertura assicurativa di SACE è possibile concedere ai propri clienti importanti dilazioni dei pagamenti, e ottenere lo sconto pro-soluto o pro-solvendo del credito assicurato. 
  3. Moratoria su finanziamenti a medio lungo termine: l’iniziativa è spcecifica per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed è dedicata a tutte le imprese con finanziamenti a medio-lungo termine già garantiti da SACE, e per i quali sarà concessa una moratoria per un periodo fino a 12 mesi sulle esposizioni in essere. 
  4. Dilazione di pagamento su operazioni di factoring: anche in questo caso si tratta di una iniziativa legata alla crisi COVID-19, dedicata alle imprese clienti di SACE FCT (società controllata da SACE S.p.A.) dà la possibilità di beneficiare di una estensione fino a 6 mesi dei termini di dilazione precedentemente accordati. 
  5. Proroga dei termini di pagamento delle polizze assicurative: ai clienti di SACE BT (altra società controllata da SACE S.p.A.), sempre quale conseguenza dell’emergenza epidemiologica è concessa una proroga dei termini di pagamento delle polizze assicurative per fino al 30 giugno per: i) rami cauzioni, costruzioni e rami elementari fino al 30 giugno 2020 (in questo caso vengono anche sospese le azioni volte al recupero del pagamento); ii) ramo credito. 

In ultimo ci preme segnalarvi lo strumento “Protezione Costruzioni” attraverso il quale è possibile assicurare le attività di cantiere sia in Italia che all’estero, uno strumento appositamente pensato da SACE SpA per concedere maggiore competitività internazionale alle imprese Italiane e facilitare l’accesso alle gare di appalto potendo fornire tutte le garanzie e le coperture richieste dalle stazioni appaltanti pubbliche e private. 

Forti delle nostre esperienze, competenze e conoscenze noi di Extero vi accompagneremo nel percorso di scelta dello strumento a voi più confacente e seguendovi dall’analisi delle vostre esigenze fino all’ottenimento dello stesso. Per maggiori informazioni non esitate a contattarci al seguente indirizzo email: g.perrotta@extero.it 

Nuovo Catologo ICE-AGENZIA : Servizio di ricerca clienti e partner esteri.

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Dal 1° Aprile 2020 é online il nuovo Catalogo dei servizi di ICE-AGENZIA. L’accesso alla vasta offerta dei servizi dell’Italian Trade Agency è stata semplificata e resa maggiormente fruibile, e con l’emergenza COVID-19 in parte resa gratuita per le imprese di minori dimensioni (imprese che hanno fino a 100 dipendenti). In questo terzo numero della Newsletter di IATT in collaborazione con Extero, ci occuperemo del servizio “Ricerca clienti e partner esteri”.  

Articolo:  

L’ICE-Agenzia è l’organismo attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico-commerciale delle imprese Italiane sui mercati esteri.  

L’ICE-AGENZIA promuove quindi i rapporti economici Italiani con l’estero sostenendo le aziende italiane nel loro processo di internazionalizzazione, svolgendo attività di informazione, assistenza, consulenza, promozione e formazione anche alle piccole e medie imprese italiane.   

Sviluppare un proprio business all’estero è un processo complesso, sia che si operi nell’area più semplice dell’internazionalizzazione, ovvero l’export di prodotti e/o servizi mantenendo però la propria operatività nel paese originario, sia che si tratti di eseguire i servizi all’estero o realizzare appalti spostandosi temporaneamente in un paese straniero, che di aprire in un altro paese una sede operativa o commerciale. 

In ogni caso è essenziale per l’impresa Italiana, che vuole espandersi all’estero, poter contare su clienti e/o partner locali affidabili, che possano colmare con il proprio know-how anche quei gap di competenze locali in tema di usi, normative sui prodotti o sui processi di acquisizione degli ordini; consentendo così di cogliere opportunità che altrimenti più probabilmente sarebbero appannaggio solo di quelle grandi imprese che sono già radicate nei territori esteri. 

Nell’ambito della consulenza alle imprese che si approcciano ad un nuovo mercato, diventa fondamentale il servizio di Ricerca clienti e partner esteri. Ed ICE grazie alla sua vasta rete di uffici esteri radicati nella realtà economica dei propri paesi di riferimento s ono in condizione di mettere in contatto le aziende itialiane con potenziali partner economici e clienti nei mercati internazionali, dopo avere compiuto una adeguata valutazione dell’azienda Italiana ed una selezione dei potenziali clienti/partner locali.  

Il servizio è stato ideato per rispondere alla richiesta delle aziende italiane di trovare nuovi clienti e partner esteri per consentire di sviluppare le loro potenzialità di crescita.  Si differenzia dal servizio di fornitura di profili di operatori esteri, in quanto questo ultimo si limita alla sola fornitura di 15 nominativi con i relativi dati di carattere anagrafico ed economico commerciale (dati relativi a: anagrafica, settore di attività, struttura societaria, struttura distributiva, rete di assistenza pre e post-vendita, segmentazione di mercato, marchi rappresentat); informazioni indubbiamente importanti, ma non dirimenti nell’individuazione del potenziale partner/cliente.Il servizio di ricerca Clienti e/o Partner, oltre a fornire i dati suddetti prevede: 

– la selezione di operatori locali coerenti con il profilo aziendale del cliente italiano; 

– l’invio di documentazione e/o campioni, forniti dal richiedente alle imprese locali selezionate; 

– l’esecuzione di un follow-up telefonico per riscontrare l’interesse all’offerta; 

– la relazione finale sui risultati con l’elenco e le considerazioni degli operatori intervistati; 

– l’organizzazione di incontri di affari presso gli uffici di ICE all’estero, sia con i partner/clienti individuati da ICE, sia con quelli eventualmente individuati dall’impresa Italiana. 

Per stimolare le attività di internazionalizzazione delle imprese Italiane di minori dimensioni, i servizi di avvio all’export sono diventati gratuiti per tutte quelle imprese che occupano fino ad un massimo di 100 dipendenti. Pertanto tali imprese potranno rivolgersi agli uffici ICE senza dover pagare il servizio di ricerca partner e clienti (ed altri 19 sevizi/prodotti che ICE ha nel proprio catalogo). 

Extero assiste le aziende nella loro crescita internazionale con azioni concrete e verificabili, allargando gli orizzonti dei clienti attraverso una presenza diretta e qualificata nei mercati esteri. Da sempre a fianco delle Istituzioni accompagna le imprese anche nel servizio di Ricerca di partner economici e clienti nei mercati esteri.  

Per maggiori informazioni od un approfondimento dei temi dell’internazionalizzazione potete contattarci al seguente indirizzo g.perrotta@extero.it 

Studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E. funzione e agevolazioni Simest

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Il Ministero dello Sviluppo Economico con decreto ministeriale del 7 settembre 2016 ha ammesso ai finanziamenti del Fondo rotativo diverse iniziative, tra le quali gli studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti. Questo tipo di agevolazione è gestita da Simest, società appartenente al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed arriva a finanziare sino a 300.000 euro a tasso agevolato ed ha una durata di 4 anni di cui 1mesi di preammortamento.A breve sarà possibile richiedere una quota del finanziamento a Fondoperduto e presentare domande anche per progetti all’interno della UE. 

Articolo: 

Studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E. funzione e agevolazioni Simest  

Il Ministero dello Sviluppo Economico con decreto ministeriale del 7 settembre 2016 ha ammesso ai finanziamenti del Fondo rotativo diverse iniziative, tra le quali gli studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti. Questo tipo di agevolazione è gestita da Simest, società appartenente al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed arriva a finanziare sino a 300.000 euro a tasso agevolato ed ha una durata di 4 anni di cui 12 mesi di preammortamento. A breve sarà possibile richiedere una quota del finanziamento a Fondo perduto e presentare domande anche per progetti all’interno della UE. 

Lo studio di fattibilità è volto a verificare preventivamente la fattibilità di un investimento commerciale o produttivo che l’azienda ha in animo di realizzare. 

Prima di avviare un progetto è indispensabile redigere lo studio di fattibilità, ed ancor prima lo studio di pre-fattibilità, per rendersi conto della probabilità o meno di successo di una iniziativa. Con tale strumento si possono valutare tutti gli aspetti di un’iniziativa imprenditoriale prima di realizzarla. 

In altre parole, lo studio di fattibilità ha l’obiettivo di fornire in anticipo tutti gli elementi, le criticità e le soluzioni inerenti la realizzazione di un progetto. 

Nell’ambito degli studi di pre-fattibilità e fattibilità possonoessere finanziate sia le spese per viaggi, soggiorni e indennità di trasferta del personale interno adibito all’iniziativa finanziata e sia i compensi per i professionisti esterni. 

Simest ha messo a punto un “prodotto finanziario” che consente ad una azienda di finanziare  gli studi di pre-fattibilità e fattibilità collegati ad investimenti italiani in Paesi extra U.E., nonché programmi di assistenza tecnica collegati ai suddetti investimenti, godendo di un dilazionamento di tale spesa su ben 4 anni, dando perciò il tempo all’azienda di valutare consapevolmente l’opportunità di investire nel Paese estero ed eventualmente conseguire i primi risultati del processo di internazionalizzazione per poter ripagare l’investimento necessario al suo conseguimento. 

L’agevolazione di Simest finanzia le suddette tipologie di spesa, da un minimo di euro 150.000 per studi collegati ad investimenti commerciali ad un massimo di euro 300.000 per studi collegati ad investimenti produttivi. Tuttavia il finanziamento non può superare il 12,5% dei ricavi medi degli ultimi 2 esercizi. 

La domanda di finanziamento è presentata online attraverso il portale www.sacesimest.it  e tutto l’iter procedurale avviene attraverso il suddetto portale. Il tasso del finanziamento attualmente è pari allo 0,078% annuo ovvero il 10% del tasso di riferimento UE (oggi 0,789%). 

La stipula del finanziamento normalmente è condizionata al rilascio di una garanzia per un minimo del 20% (in funzione del rispetto di taluni indici) e può essere sia bancaria, che assicurativa, o di un Confidi od altro Intermediario convenzionato con Simest, oppure costituita in denaro; tuttavia eccezionalmente e fino al 31 dicembre 2020 la garanzia non verrà richiesta. 

L’erogazione del finanziamento avviene per una prima tranche del 50% al momento della delibera della concessione, previa consegna della garanzia (che come detto, per il solo anno 2020 è stata soppressa), ed il rimanente 50% a seguito della rendicontazione di tutte le spese sostenute. 

Il periodo di preammortamento è di 12 mesi, in cui l’azienda pagherà i soli interessi, ed il rimborso del capitale avverrà nei successivi 3 anni. 

Trattandosi di una operazione che è qualificata come “aiuto di Stato” deve essere gestita nell’ambito del regime “de minimis”. 

Extero sctp dispone di uno staff professionale altamente qualificato, in grado di valutare le necessità finanziarie di un progetto di internazionalizzazione, fornire supporto nella predisposizione dello studio di pre-fattibilità e di fattibilità nonché nella predisposizione di tutta la documentazione necessaria sia per la richiesta del finanziamento che per la relativa rendicontazione seguendo l’azienda in ogni fase della procedura di finanziamento.  

Per qualsiasi approfondimento o necessità Extero sctp è a vostra disposizione, un primo contatto potrà avvenire attraverso l’invio di una richiesta email all’indirizzo g.perrotta@extero.it 

Maggio 2020 – Servizio di ricerca di investitore estero

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Con il 1° Aprile 2020 il nuovo Catalogo dei servizi di ICE-AGENZIA è operativo. L’accesso alla vasta offerta dei servizi dell’Italian Trade Agency è stata semplificata e resa maggiormente fruibile, e con l’emergenza COVID-19 in parte resa gratuita per le imprese di minori dimensioni. In questa Newsletter ci occuperemo del servizio “Ricerca investitore estero”.

L’ICE-Agenzia è l’organismo attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico-commerciale delle imprese Italiane sui mercati esteri. Relativamente da poco tempo questa Agenzia, inoltre, ha anche il ruolo di soggetto incaricato di promuovere l’attrazione degli investimenti esteri in Italia.

L’ICE-Agenzia promuove quindi i rapporti economici Italiani con l’estero sostenendo le aziende italiane nel loro processo di internazionalizzazione, svolgendo attività di informazione, assistenza, consulenza, promozione e formazione alle piccole e medie imprese italiane.

Molti dei servizi proposti a partire dal mese di Aprile, sono stati resi gratuiti se l’impresa richiedente ha fino a 100 dipendenti.

Tra questi troviamo:

  • Ricerca investitore estero;
  • Ricerca clienti e partner esteri;
  • Utilizzo strutture ICE (per tre giorni all’anno);

Il servizio è stato ideato per rispondere alla richiesta delle aziende italiane di trovare investitori di capitale esteri per consentire di sviluppare le loro potenzialità di crescita, ovvero le criticità dei passaggi generazionali. Il servizio offre una necessaria esecuzione di una analisi preliminare finalizzata alla valutazione della richiesta, nonché l’esame dei mercati esteri verso cui la ricerca di potenziali partner/investitori debba rivolgersi.

L’Agenzia procede poi ad una ricerca delle controparti identificando i potenziali investitori che, anche in funzione della richiesta dell’azienda italiana, possono essere: grandi aziende, fondi di investimento, banche d’affari, studi legali, etc.

Successivamente, l’Agenzia procede alla presentazione del progetto ed a raccogliere l’eventuale manifestazione di un interesse e provvede quindi a relazionare l’azienda italiana sugli esiti della sua ricerca.

Qualora l’interesse del soggetto estero si manifesti in modo significativo, e su richiesta di questo ultimo, sarà possibile organizzare incontri, per approfondire temi circa una verifica della pre-fattibilità e l’avvio delle trattative con il partner/ investitore estero.

L’Agenzia curerà anche l’eventuale attività di mediazione con i soggetti pubblici italiani coinvolti nel processo autorizzativo dell’investimento estero in Italia. Tali tipo di controllo autorizzativo è stato significativamente potenziato dal DL 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. DL Liquidità), ed a seconda delle dimensioni del soggetto estero, o di quello Italiano, nonché delle quote di mercato detenute, non sarà la sola Presidenza del Consiglio dei Ministri a doversi esprimere, ma anche l’Antitrust.

L’ICE-AGENZIA, quindi, ha strutturato un servizio completo con cui è in condizioni di assistere le imprese Italiane dallo studio dell’ipotesi di ricerca di un investitore estero passando per la fase preliminare per giungere sino all’eventuale closing dell’operazione di investimento, mettendo a disposizione un’articolata offerta di servizi di informazione e di modalità di accompagnamento, oltre che ad un network di relazioni istituzionali e professionali di assoluto rilievo.

Extero guida la crescita internazionale delle aziende con azioni concrete e verificabili, allargando gli orizzonti dei clienti attraverso una presenza diretta e qualificata nei mercati esteri. Da sempre a fianco delle Istituzioni accompagna le imprese anche nel servizio di Ricerca di investitore estero.

Il Temporary Export Manager funzione e agevolazioni Simest per il suo utilizzo

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Il Ministero dello Sviluppo Economico con una sua circolare del 2019 illustra la possibilità di finanziamento agevolato per l’inserimento in azienda di un Temporary Export Manager (TEM) per la realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi extra UE. Questo tipo di agevolazione è gestita da Simest, società appartenente al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti ed arriva a finanziare sino a 150.000 euro a tasso agevolato ed ha una durata di 4 anni con un massimo di 2 anni di preammortamento.

Sarà per l’attitudine tutta Italiana di volere utilizzare termini Inglesi nel linguaggio, che si è scelto di indicare quel professionista che presta la sua propria attività in una azienda, per un tempo limitato, per portare a compimento un progetto, il termine di Temporary Manager. Curiosamente, all’estero tale figura è individuata come: Interim Manager, ovvero con un termine latino.

Ma chi è il TEM, il Temporary Export Manager è un professionista che per un periodo limitato di tempo affianca una azienda per integrare quelle competenze di cui è sprovvista per condurre a termine una specifica operazione. Non è un professionista nel senso di un consulente esterno, in quanto incarna più il ruolo di un dirigente aziendale operativo nel quotidiano dell’azienda in cui opera, e dove di norma opera quasi se non del tutto a tempo pieno. Come tale deve essere interiorizzata nell’organizzazione e dotata delle opportune deleghe operative al pari di un dirigente d’azienda, pur non essendo un dipendente.

I TEM sono quei professionisti esperti nel campo dell’export in generale nonché dei processi di internazionalizzazione.

Simest ha messo a punto un “prodotto finanziario” che consente ad una azienda di utilizzare i servizi di un TEM, all’interno di un progetto legato all’internazionalizzazione, godendo di un dilazionamento di tale spesa su ben 4 anni, dando perciò il tempo all’azienda di conseguire i primi risultati del processo di internazionalizzazione per poter ripagare l’investimento necessario al suo conseguimento.

Il progetto di internazionalizzazione cui il TEM è dedicato può comprendere al massimo tre paesi, e deve trattarsi di paese al difuori della Comunità Europea.

L’agevolazione di Simest finanzia le spese per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate (Temporary Export Manager), da un minimo di 25.000 euro ad un massimo di 150.000 euro, attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestazioni consulenziali erogate esclusivamente da Società di Servizi e le spese strettamente connesse alla realizzazione del progetto elaborato con l’assistenza del TEM.

Contrariamente ai c.d. Vaucher per l’internazionalizzazione, non è necessario che la società di servizi che erogherà le attività del TEM, sia iscritta ad un apposito registro, ma basterà che sia una società di capitali regolarmente costituita ed inscritta al Registro delle Imprese e che non sia oggetto di sanzioni interdittive ai sensi del DLgs 231/2001, avente ad oggetto sociale l’attività di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese.

La domanda di finanziamento è presentata online attraverso il portale www.sacesimest.it e tutto l’iter procedurale avviene attraverso il suddetto portale. Il tasso del finanziamento attualmente è pari allo 0,069% annuo ovvero il 10% del tasso di riferimento UE (oggi 0,69%).

La stipula del finanziamento è condizionata al rilascio di una garanzia per un minimo del 20% (in funzione del rispetto di taluni indici) e può essere sia bancaria, che assicurativa, o di un Confidi od altro Intermediario convenzionato con Simest, oppure costituita in denaro.

L’erogazione del finanziamento avviene per una prima tranche del 50% al momento della delibera della concessione, previa consegna della garanzia, ed il rimanente 50% a seguito della rendicontazione di tutte le spese sostenute.

Il periodo di preammortamento è di 24 mesi, in cui l’azienda pagherà i soli interessi, ed il rimborso del capitale avverrà nei successivi due anni.

Trattandosi di una operazione che è qualificata come “aiuto di Stato” deve essere gestita nell’ambito del regime “de minimis”.

Extero sctp dispone di uno staff professionale  altamente qualificato, in grado di valutare le necessità finanziarie di un progetto di internazionalizzazione, fornire supporto nella selezione del TEM nonché nella predisposizione di tutta la documentazione necessaria sia per la richiesta del finanziamento che la sua rendicontazione.

Le agevolazioni finanziarie dei DL Cura Italia e Liquidità

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Il Governo nel breve tempo tra il 18 marzo e l’8 aprile ha emanato due Decreti Legge stanziando importanti risorse per il sostegno dell’economia. In particolare, per quanto riguarda le imprese, si tratta di garanzie che il fondo PMI e la SACE sono stati autorizzati a rilasciare, fino all’ammontare complessivo di 400 miliardi di Euro, un importo molto importante, nel tentativo di rivitalizzare l’economia in grave crisi per il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria.

La necessità di essere tempestivi nell’ affrontare la crisi economica e sanitaria, ha inevitabilmente creato qualche difficoltà operativa sia per il Governo che per le imprese. Al di là di questo, l’intervento messo in atto, anche se non ha previsto apporti di finanza a fondo perduto per le imprese, ha comunque il pregio di avere mobilitato garanzie per un ammontare estremamente rilevante. Si tratta di 400 miliardi di Euro di cui 200 miliardi attraverso la garanzia SACE (di questi 30 miliardi sono riservati alle PMI) ed altri 200 miliardi attraverso la garanzia del Fondo PMI. Oltre a tali provvedimenti è stata prevista anche una sospensione di sei mesi (sino al 30/9/20) dei finanziamenti, oltre al rinvio di alcune scadenze fiscali a determinate condizioni.

Il lockdown, indubbiamente è una imposizione che pesa significativamente sui bilanci delle aziende, anche se la cassa integrazione in deroga ha potuto apportare un qualche sollievo, sicuramente non sufficiente a fronteggiare tutti i flussi finanziari che comunque le aziende hanno dovuto e dovranno ancora sopportare prima di riattivare un volano finanziario a saldo positivo.

La fermata, infatti, solo apparentemente può essere assimilata a quella agostana perché questa ultima a differenza del lockdown è un fatto certo e ricorrente, a cui tutti si predispongono sia nei processi di produzione che in quelli finanziari. Il lockdown ha colto tutti impreparati e non ha consentito alcuna attività di protezione e/o programmazione dei flussi; inoltre saranno necessarie risorse aggiuntive alla ripartenza per poter alimentare il capitale circolante che fisiologicamente necessita. Di conseguenza le attività di pianificazione finanziaria saranno indispensabili strumenti per attuare una gestione virtuosa.

I provvedimenti di cui sopra, sono quindi validi strumenti da utilizzare unitamente ad una pianificazione ed un controllo di gestione attenti, per programmare ed attuare la ripartenza.

Per quanto riguarda i finanziamenti del Fondo PMI, si tratta di una linea di garanzia che viene concessa su tre misure distinte:

con garanzia al 100%

SI tratta di una misura a cui tutte le imprese possono accedere a prescindere dalla loro dimensione. La garanzia riguarda un finanziamento di 72 mesi con 24 di pre-ammortamento che viene concesso nell’ammontare del 25% dei ricavi, ma con il tetto massimo di 25.000. Evidentemente una misura per micro e piccole imprese. Non vi è obbligo di valutazione del merito creditizio da parte della banca erogatrice, ma solo del rispetto formale dei requisiti.

Con garanzia al 90% che può arrivare sino al 100%

Si tratta di una misura a cui possono accedere solo le imprese con ricavi fino all’ammontare di 3,2 milioni di Euro. La garanza riguarda un finanziamento a medio termine, la cui durata è negoziabile liberamente tra l’azienda e la banca, e viene concessa nell’ammontare del 25% del fatturato, ma con un tetto massimo di 800.000 euro. In questo caso una misura calibrata per le piccole aziende. In questo caso la banca ha l’onere della valutazione del merito creditizio. L’ammontare della garanzia pari al 90% di base, può essere estesa sino al 100% con l’intervento di un Confidi.

Con garanzia all’ 90%

Si tratta di una misura a cui possono accedere tutte le PMI oltre che alle altre imprese che hanno al massimo 499 dipendenti, una sorta di ibridazione resa necessaria per accogliere quelle aziende che hanno già una certa dimensione organizzativa. In questo caso l’importo massimo che il fondo può garantire l’ammontare è di 5 milioni di Euro, le condizioni sono liberamente negoziabili tra impresa e banca; ovviamente come negli altri casi il tasso deve essere scontato per tenere conto del minore rischio di credito grazie alla garanzia dello Stato. Anche in questo caso la banca ha l’onere della valutazione del merito creditizio.

Vi è inoltre la possibilità di rinegoziare finanziamenti già concessi, potente beneficiare della garanzia del Fondo se l’ammontare rinegoziato prevede nuova finanza per un importo non inferiore al 10% del debito rinegoziato. La garanzia in questo caso è dell’80% e può salire sino al 90% con l’intervento di un Confidi. La valutazione del merito creditizio da parte della Banca è un elemento necessario anche in questo caso.

Le opportunità sono quindi molteplici, ma la confusione esistente al momento richiede una certa attenzione, preparazione e pazienza per poter giungere al risultato atteso. Come si è visto la valutazione da parte della banca è un passaggio obbligato, e nell’attuale scenario bisogna supportare le proprie richieste con adeguata documentazione per dimostrare la validità dell’operazione finanziaria e le capacità di rimborso futuro dell’azienda. Pertanto una pianificazione finanziaria e la stesura di un piano industriale in ottica di ripartenza post Covid è consigliabile per conseguire l’obiettivo di ottenere la copertura finanziaria da destinare alla ripartenza dell’attività.

Extero è un’organizzazione professionale composta da dottori commercialisti specializzati nell’internazionalizzazione d’impresa, di cui il core business della Società è quello di fornire consulenza per l’internazionalizzazione, la finanza e la fiscalità internazionale. Extero è a disposizione delle aziende per tutte approfondire il tema delle agevolazioni finanziarie dei DL Cura Italia e Liquidità.

Intervista a Gaetano Crisci, Area Manager e Direttore Generale per società di Ingegneria e Management

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Egregio Ing. Crisci la ringraziamo per l’opportunità di questa intervista realizzata per gli associati IATT:

Ci racconti l’inizio della sua esperienza lavorativa nel Kazakhstan.
Ho conosciuto il Kazakhstan fortuitamente dopo per aver ritrovato sulla mia strada un vecchio amico che aveva avuto successo nel Paese e stava cercando un Manager per le sue aziende.
Il mio profilo professionale è di estrazione tecnica, operativo e gestionale, avendo condiviso per 25 anni la proprietà dell’azienda di famiglia nel settore delle costruzioni pubbliche e poi nel mondo dell’Oil&Gas, principalmente delle opere della SNAM, per la realizzazione dei grandi metanodotti.
Mi sono poi reso conto che quella realtà aziendale non corrispondeva alle mie attese e cosi, dopo diversi anni all’estero, sono approdato in Kazakhstan a fine Luglio 2013 e iniziando a comprendere e conoscere la cultura e le opportunità di Business.
Il Kazakhstan è tra i primi paesi al mondo per risorse energetiche, Oil & Gas, e nel paese sono presenti tutte le più grandi compagnie del settore, tra cui ENI. Quindi ho deciso di rimanere nel Paese e cercare aziende che potessero essere interessate al mio ruolo e profilo.
A partire da Ottobre dello stesso anno ho concluso un agreement con una società di Ingegneria Italiana che mi ha affidato il compito di rilanciare lo sviluppo nell’area.
Ho ricoperto così il ruolo di Area manager per EuroAsia, Direttore Generale del Kazakhstan e Branch Manager/General Director per il Turkmenistan.
Ho avuto grandi soddisfazioni portando alla ribalta l’azienda che ho guidato tra le prime realtà della categoria nel Paese e raggiunto obbiettivi importanti in termini di fatturato e risultati.
Alla fine del 2017, al termine del mio mandato, sono stato chiamato da una nuova azienda italiana, la DG Impianti Spa, per le stesse ragioni.
Così ho deciso di accettare la nuova sfida e allo stesso modo, con lo stesso entusiasmo e molta più esperienza, oggi ricopro il ruolo di E.V.P. Area Manager per le regioni del Caspio (Euroasia) e Direttore Generale della società locale.


Quali sono stati i motivi della sua scelta di andare in Kazakhstan?
Il Kazakhstan ha rappresentato negli ultimi 20 anni il Paese delle grandi opportunità per le sue ricchezze derivate dai giacimenti petroliferi, sicuramente tra i paesi più aperti della ex URSS, con un buon rapporto con il governo italiano, una discreta sicurezza, tassazione accettabile e senza particolari vincoli per il rientro dei capitali verso la casa madre.
Oggi a distanza di 20 anni molte cose sono cambiate, ma di certo nel panorama mondiale rappresenta ancora uno dei paesi con maggiore interesse ed opportunità di business


Di cosa si occupa principalmente in Kazakhstan ?
Da 7 anni vivo stabilmente in Kazakhstan e osservo con attenzione tutta l’area. Prevalentemente ho sviluppato interessi e gestito progetti legati ai servizi di Ingegneria e Management a supporto delle compagnie petrolifere.
Tuttavia il mio spirito e la vocazione imprenditoriale ed operativa mi hanno spinto a guardare oltre, sviluppando partnership con società locali per guardare anche a progetti di costruzione, nuove tecnologie, Energie rinnovabili, Green Tecnology/Energy, Progetti formativi e collaborazioni con il mondo Universitario.
Grazie alle mie collaborazioni con le università locali, sono l’unico espatriato ad aver ricevuto una laurea “Honoris Causa”, divenuto direttore indipendente del Board of Directors e a Febbraio 2018, con l’azienda che dirigo, ho firmato una JV con una università locale per avviare progetti formativi e start up.


Pregi e difetti del Kazakhstan secondo il suo punto di vista?
Il pregio principale è di certo la ricchezza di giacimenti, la voglia di espansione e di rinnovamento, il desiderio di investire per ammodernare il paese ed emulare paesi occidentali, avendo anche un occhio verso UAE con cui hanno un forte rapporto.
Il Kazakhstan è il nono paese al mondo per estensione territoriale e conta poco piu di 16Milioni di abitanti, una grande opportunità per quanti volessero portare il knowledge italiano nel paese.
I difetti sono rappresentati da un alto livello di burocraticità in alcuni settori e da un livello di civilizzazione ancora basso nelle aree più periferiche del paese.
Il clima è decisamente uno degli aspetti meno accoglienti per quanti non fossero abituati a certe caratteristiche; infatti nella parte nord ed est del paese le temperature raggiungono livelli siberiani (punte fino a -50) con una escursione termica tra inverno ed estate di oltre 90°.
Anche le comunicazioni sono difficili, la rete viaria e ferroviaria è ben lontana dagli standard occidentali, ma sebbene questo non sia oggi un dato positivo, il raggiungimento di tali standard rappresenta un obiettivo futuro in grado di generare nuove opportunità di business.


Secondo Lei ci sono ancora spazi lavorativi per Italiani in Kazakstan e se si quali ?
Credo fortemente nelle opportunità di business nel paese che possono essere sviluppate in differenti direzioni e settori; gli italiani sono ben voluti e il made in Italy fortemente apprezzato in ogni prodotto e servizio.
In questo periodo trascorso in Kazakhstan ho stabilito ottime relazioni, non solo nell’ambito lavorativo, ma anche con figure di alto livello istituzionale e sono convinto che rimanere nell’area possa costituire una interessante opportunità ed una scelta in grado di portare risultati importanti nel medio e lungo termine.
Si stanno sviluppando nuovi centri urbani che necessitano di ogni opera e servizio, mentre le aree “metropolitane” di vecchio standard stanno guardando con vivace interesse all’ammodernamento di tutti i sistemi.


In base alla sua esperienza quali mercati sono da espandere in Kazakhstan ?
L’agroalimentare, il terziario, real estate, food, costruzioni e servizi, innovazione e tecnologia saranno decisamente vincenti.


Che previsioni avete sul futuro , che impatto ha avuto l’ultimo Expo del 2017?
Il Paese vuole senz’altro crescere e sfruttare al meglio le energie tradizionali e avviare conversione verso le Green Energy, per questo sta investendo molto attirando l’interesse di gruppi internazionali sul Project Financing.


Perché dovrebbe essere interessante andare in Kazakhstan per i membri dello IATT?
Le moderne tecniche di trenchless non sono molto conosciute ed utilizzate nel paese per via della morfologia piatta del territorio e per le limitate interferenze naturali e/o artificiali.
Ci sono diverse aree di espansione dove stanno costruendo intere nuove città dove certamente le aziende specializzate potrebbero trovare vasti interessi.
Ancora più nei progetti di modernizzazione dei vecchi centri urbani così come la riconversione dei sistemi e dei servizi, di certo favorisce l’impiego di tali tecniche senza impattare in modo distruttivo nelle infrastrutture esistenti. In questi casi proporre lavori utilizzando le tecniche di Microtunnelling e/o TOC o similari avranno un grande successo.
Non mi risultano esserci particolari aziende con tali competenze ed attrezzature e sono certo che condividere tali tecniche e macchinari con società del luogo sicuramente troverebbe successo.


Se un’azienda del settore trenchless volesse affacciarsi a questo mercato, considerate le aree di attività di sviluppo che ha indicato, cosa dovrebbe fare?
Conosco molto bene i lavori nel settore Trenchless, come conosco diverse aziende associate allo IATT ; con le aziende per cui ho lavorato in Italia siamo stati tra i primi ad utilizzare tali tecniche (TOC, Microtunnel, Direct Pipe, etc.) nei lavori di costruzione di metanodotti per attraversamenti di servizi vari (Fiumi, Aree archeologiche, aree a rischio ambientale e/o rischio geologico). Credo che un elemento di interesse potrebbe anche essere la predisposizione di un MoU con aziende locali ed una rappresentanza in loco per proporre tali tecniche nei vari progetti.

Indubbiamente rivolgersi a degli esperti. Le opportunità per le imprese operanti in opere infrastrutturali, come dicevo, sono molte, la burocrazia è solitamente snella, i lavoratori sono sufficientemente preparati, le imprese locali efficienti. Lo scorso anno ho avuto il piacere di conoscere il Dr Goffredo Hinna Danesi, Presidente della EXTERO, società tra dottori commercialisti consulenti esperti in nell’internazionalizzazione delle imprese, con la quale è iniziata una proficua collaborazione, per divulgare la conoscenza e opportunità che offre questa splendida Nazione.

Overview sul sistema fiscale Kazako

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Il sistema tributario kazako è basato sul principio di tassazione worldwide income per i soggetti residenti nel paese e quello della tassazione dei soli redditi prodotti nel paese per i soggetti non residenti. Al primo fa da corollario il principio del credito d’imposta, secondo il quale se un soggetto residente ha percepito redditi in altro paese e questi sono stati soggetti a tassazione nel paese di produzione, le imposte ivi pagate a titolo definitivo sono riconosciute come credito d’imposta in Kazakistan.

Il Kazakhstan ha sottoscritto molte convenzioni contro le doppie imposizioni, convenzioni che aiutano ad armonizzare il prelievo fiscale nel Paese per chi decide di investirvi ed insediarvisi.

A. Principio di residenza per le persone giuridiche

Una persona giuridica è considerata residente in Kazakhstan se questa è costituita secondo le Leggi kazake ovvero se il centro effettivo di direzione e controllo è in Kazakhstan.

La convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia ed il Kazakhstan individua poi all’art. 5 i criteri per la definizione della stabile organizzazione da cui discende l’assoggettamento all’imposizione fiscale Kazakha. Detto articolo è particolarmente dettagliato e si sofferma con precisione sulle attività relative allo sfruttamento delle risorse minerarie. Per quanto riguarda i cantieri, fattispecie che più si può attagliare agli associati IATT, questo è considerato stabile organizzazione se supera la durata di dodici mesi.

B. Tassazione delle Società

Attualmente l’imposta standard sulle società, residenti e non residenti, è del 20%. Una aliquota ridotta, pari al 6%, è riservata alle imprese che operano nel settore agricolo (sia come produttori che come trasformatori).

Il nuovo Codice Tributario kazako prevede anche una Alternative Tax, applicabile alle società che operano nei settori interessati all’estrazione di petrolio e gas. Questa tassa è andata a sostituire la tassa sugli extra profitti, sul costo storico e quella sull’estrazione mineraria. L’aliquota di imposta è progressiva, dallo 0 al 30% e dipende dalle quotazioni del greggio sui mercati internazionali.

Sono previsti degli incentivi per le imprese che operano in particolari settori e zone del paese, nonché per alcune organizzazioni non profit.

C. Withholding Tax – Ritenute alla Fonte

Si tratta di ritenute alla fonte a titolo definitivo applicate ad alcuni redditi percepiti da soggetti non residenti, sia persone fisiche che giuridiche.

  1. Dividendi: ai dividendi corrisposti a soggetti non residenti non stabiliti in Kazakhstan è applicata una ritenuta alla fonte del 15%, aumentata a 20% se questi sono residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati (Paradisi Fiscali).
  2. Interessi: agli interessi corrisposti a soggetti non residenti non stabiliti in Kazakhstan è applicata una ritenuta alla fonte del 15%, aumentata a 20% se questi sono residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati (Paradisi Fiscali).
  3. Royalties: agli interessi corrisposti a soggetti non residenti non stabiliti in Kazakhstan è applicata una ritenuta alla fonte del 15%, aumentata a 20% se questi sono residenti in Paesi con regimi fiscali privilegiati (Paradisi Fiscali).
  4. Technical service fees: c’è una ritenuta alla fonte pari al 20% per i soggetti non residenti senza non stabiliti nel paese. Per alcuni servizi è del 15% ma sale al 20% se i soggetti beneficiari sono istallati in Paradisi Fiscali.
  5. Rimesse di una Branch: scontano un extra tassa del 15% oltre alla normale imposta sulle società; l’extra tassa può essere abbassata dagli accordi contro le doppie imposizioni eventualmente presenti con il Kazakhstan.

D. Altre

Vi sono poi altre imposte e tasse alle quali sono sottoposte le imprese, come la Social Tax, pari attualmente a 9,5% del salario lordo corrisposto ai lavoratori impiegati in Kazakhstan.

E. Imposta sul Consumo (VAT-IVA)

L’aliquota base è, attualmente, del 12%. Certi prodotti alimentari di origine kazaka sono assoggettati ad aliquote inferiori ed i beni destinati all’esportazione ed i trasporti scontano un’aliquota IVA pari a 0%.

F. Imposte e tasse locali

Vi è poi un sistema di imposte locali che assoggettano a tassazione per esempio: terreni, patrimoni (1% del valore del cespite).

Tra le altre tasse ed imposte vi sono anche: tasse automobilistiche, imposte di registro e di bollo, tassa per le imprese che inquinano, tasse varie per l’utilizzo delle acque navigabili, dei mezzi di comunicazione ecc. Tali oneri fiscali variano da regione a regione.

G. Un brevissimo cenno sul Kazakhstan che verrà.

Il Kazakhstan negli ultimi 11 anni ha lanciato grandi progetti nei settori dei trasporti e della logistica investendo molto in autostrade, porti, aeroporti, pipeline, stazioni ferroviarie e ferrovie.

Con l’ingresso nel progetto della Nuova Via della Seta, lanciato da Pechino, gli investimenti continueranno anche negli anni a venire ed il Governo kazako si è fissato l’obiettivo di diventare entro il 2050 un punto strategico di passaggio tra il medio oriente ed il continente asiatico e l’estremo est dell’Asia e l’Europa. Progetto che vedrà grandi investimenti in tutta la rete infrastrutturale del paese, con la creazione anche di snodi di interscambio e che, dati gli ottimi rapporti commerciali tra l’Italia ed il Kazakhstan, potrebbe vedere le nostre imprese in prima linea nello sviluppo del Paese.

Il Kazakhstan, con i suoi 2,7 milioni di km², è il 9º Paese più vasto al Mondo per estensione e la più grande delle Nazioni nata dalle ceneri dell’Unione Sovietica

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Il Kazakhstan risulta essere sottovalutato come mercato solo dal punto di vista del turismo, infatti l’Italia, secondo i dati forniti da Info Mercati Esteri, è uno dei partner commerciali strategici per il Paese.  Le statistiche kazake, infatti, danno nel 2018 il nostro Paese al primo posto tra i Paesi destinatari dell’export kazako e al terzo posto per interscambio commerciale, preceduto solo da Russia e Cina.

Nel 2018 l’export italiano verso il Kazakhstan è cresciuto del 72,6% grazie al settore dei macchinari e delle apparecchiature, dei generatori, delle macchine elettriche e dei prodotti dalla lavorazione dei metalli. Mentre nel 2018, le importazioni Italiane dal Kazakhstan sono consistite quasi esclusivamente in prodotti minerari quali: petrolio greggio, metalli di base e carbone; anche se pure le importazioni di prodotti agricoli sono cresciute. 

Il Kazakhstan possiede ingenti quantità di risorse naturali: è il 1^ Paese al mondo per la produzione di uranio, ed il 2^ per le sue riserve. Occupa il 12^ posto nel mondo per le riserve di petrolio ed il 14^ per le riserve di gas. Lo stock degli investimenti diretti (IDE) italiani in Kazakhstan ha raggiunto i 5,8 miliardi di dollari, principalmente dovuto al settore dell’Oil & Gas e dal relativo indotto, con una presenza di circa 40 le aziende italiane operanti stabilmente in Kazakhstan e circa 164 joint venture tra imprese kazake ed Italiane (dati del 2018).

Tale territorio, in conclusione, sicuramente non é da sottovalutare per le aziende aderenti allo IATT, poiché nel 2013 é stato approvato un ambizioso programma di efficienza energetica chiamato appunto “Energy Efficiency 2020”, con l’obiettivo di ridurre l’intensità energetica dell’economia nazionale del 10% entro il 2015 e 25% entro il 2020. Priorità del Governo è aumentare l’efficienza energetica dei propri impianti produttivi dei diversi settori, in gran parte risalenti al periodo sovietico. Si punta inoltre, grazie anche ad ExpoAstana, a potenziare il settore delle energie rinnovabili, che attualmente genera solo l’1% della produzione nazionale. In un tale contesto vi sono ottime opportunità per prodotti e tecnologie produttive volte a ridurre il consumo d’energia e per lo sviluppo delle energie alternative (piccole centrali idroelettriche, impianti eolici). Si vogliono inoltre implementare investimenti per la gestione dei rifiuti (impianti di trattamento), lo sviluppo di impianti a gas per riscaldamento e trasporto urbano.

Inoltre, il paese ha una economia sostenuta dalla domanda interna, l’incremento del PIL del Paese centroasiatico dovrebbe attestarsi tra il 4.0% e il 4,2% per il 2019 e tra il 3,7% ed il 3,8% per l’anno appena iniziato, secondo quanto riportato dai più recenti stime pubblicate dalla Banca Centrale e da alcune Istituzioni Finanziarie Internazionali. Il miglioramento delle prospettive di crescita dell’economia del Paese centroasiatico è collegato ad un aumento superiore alle attese della domanda interna, trainata dai consumi e dagli investimenti, e che ha determinato, inoltre, un significativo  aumento delle importazioni di beni e servizi nel corso dello scorso anno.